VIAREGGIO. Agevolazioni fiscali per l’acquisto di terreni agricoli addio con l’arrivo del nuovo anno. Sull’agricoltura sta per abbattersi una nuova tegola: a partire dal 2014 i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli vedranno infatti svanire la possibilità di usufruire, relativamente al pagamento dell’ imposta di registro, di un’aliquota differenziata agevolata, pari all’1% del valore dichiarato nell’atto di compravendita, sostituita da un’aliquota unica al 9%. Sparisce così dal primo gennaio, con il nuovo decreto legge 104/2013, l’agevolazione fiscale per la Piccola Proprietà Contadina in vigore da ben sessant’anni, ovvero dal 1954.

Un semplice esempio ci fa capire di cosa stiamo parlando: supponendo che un agricoltore acquisti un terreno del valore di 50.000 euro, nel 2014, al momento dell’atto, si troverà a pagare una imposta di registro pari a 4.500 euro a fronte dei 500 che avrebbe pagato se l’acquisto fosse stato fatto entro il 31/12/2013.

A sollevare la gravità del provvedimento preso dal parlamento italiano la Confederazione Italiana Agricoltori che pone l’accento soprattutto sui giovani. “Non solo il nuovo decreto produrrà effetti negativi sul settore primario nel suo complesso” dichiara Giovanna Landi responsabile CIA Versilia “ma ancora una volta soprattutto si va a tarpare le ali alle nuove generazioni che avevano visto nel settore agricolo una possibilità di investimento e crescita per il futuro.” Sono proprio i giovani infatti ad avere maggiore necessità di accedere al bene terra ed ai rustici agricoli a condizioni sostenibili per dare il via ad una nuova attività imprenditoriale. Per la Cia non ci sono alternative: il Governo deve tornare su i suoi passi e ripristinare al più presto l’agevolazione fiscale sulla Piccola Proprietà Contadina.

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